In cinese si dice sergei
E' forse uno o due giorni che nessuno parla di Google Cina. Menomale, quando iniziano a farlo mostrano il loro anti-google sentimento apertamente (senza accorgersene).
Sia in Google sia sull'intera Internet ch'ognuno faccia il suo lavoro. Il giornalista, il blogger, l'AD e sergei Brin (si scrive con la Y sergeY).
C'è chi pensa a comprarsi un pezzo di cina, chi di cina ha paura (dopo averci fatto all'amore) chi deve nedere azioni e tanto per il sottile non puà andare, chi invece cura il proprio dominio con estensione .org
C'è anche che la censura (o "il farsela con le autorità") è cosa arcinota in Europa e l'Italia potrebbe dare lezioni universitarie sull'argomento. La Germania di Google mica ha censura al suo interno? Mica Berlusconi ci ha provato con la scusa del "google bombing" di qualche tempo fa? Mica si è saputo chi era quella esaurita che chiedeva a Google di cancellare la cache? Dimentica!
Ah:
In jeans e maglietta davanti ai senatori, con la sua aria da bravo ragazzo miliardario, Brin deve aver risentito nei suoi pensieri ciò che il padre e la madre, ebrei russi che hanno lasciato l'Urss negli anni '70, gli devono aver detto
Vittorio Zambardino
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